7 set 2015

Un gran bel Padova a Reggio Emilia

Che dire di un Padova che domina per ben 70 minuti la partita contro una delle migliori compagini della lega pro almeno sulla carta? Una prestazione che ha cancellato in toto la magra figura fatta in casa con il Pordenone nella coppa di lega. Il modulo collaudato della passata stagione ha avuto ragione, sia in termini di spettacolo che di resa nella manovra, con giocate godibili. Corti e Bucolo sugli scudi del centrocampo e che polmoni ragazzi, per fortuna che Corti è in ritardo di preparazione dice lui, ma capace di arginare e pressare alto e proporre gioco, gran giocatore. Tutta la squadra si è mossa bene, ricalcando gli schemi visti l'anno scorso con giocate di qualità superiori. Pressing alto fatto a regola d'arte che mi ha impressionato non poco. Sovrapposizioni sulla fascia, uno contro uno che con Petrilli devastante a sinistra nasconde la palla a suo piacimento. Certo, è solo la prima di campionato ma il Padova c'è eccome, e se gioca così il resto delle partite non potrà che aver ragione dell'avversario per la gran parte delle volte.
Io mi sono proprio divertito.

Fonte: Il Mattino
«Abbiamo fatto una gran bella figura e se avessimo avuto un po’ più di fortuna, avremmo potuto anche portare anche a casa tre punti, sui quali nessuno avrebbe avuto di che eccepire. Abbiamo giocato contro una squadra importantissima, e a posteriori un pareggio qui è una gran bel risultato, la risposta della squadra è stata eccellente. La fortuna e la bravura del loro portiere ci hanno tolto due punti, ma restano un’ottima prestazione e una reazione da grande gruppo». Queste le parole di mister Parlato, nel post-gara di Reggiana-Padova. Qual è stata la chiave della vostra gara? «Siamo partiti con l’atteggiamento e l’intensità giusti, sono contento perché ai ragazzi avevo chiesto di scendere in campo con personalità, il piglio giusto e cercando la reazione dopo la gara contro il Pordenone. Questi sono ottimi presupposti, continuiamo così». Bene il vantaggio immediato, ma sul gol dei granata cos’è successo? «Mi ricordo una palla rasoterra e Arma che sguscia alle spalle di Fabiano: sicuramente c’è stato un piccolo errore di reparto, sono cose che possono capitare. Eravamo, però, solo all’inizio, probabilmente se fossero passati altri 10 o 15 minuti non l’avremmo preso, avremmo gestito la situazione in modo migliore». Considerate anche le due gare di Coppa, è assodato che il Padova sa esprimersi meglio contro squadre che provano a giocare? «Da un lato sì, è vero. Ma dall’altro non possiamo sperare che sia sempre così: troveremo formazioni chiuse e dovremo avere l’intelligenza tattica e la pazienza necessarie per gestirle in modo diverso». Il Padova fa la voce grossa a Reggio Emilia: significa che potrà lottare per obiettivi importanti? «Quello che abbiamo visto oggi (ieri, ndr) è stato un atteggiamento da squadra importante. Non me ne voglia la Reggiana, ma il nome “Padova” oggi è di certo superiore a questa categoria: so che tutto intorno a me è pieno di gente che vorrebbe vincere subito, ma io posso solo fare in modo che questa squadra dia il massimo. Dove arriverà lo potrà dire solo il tempo, ma venire qui e fare una prestazione del genere è un aspetto che non può lasciare indifferenti. Forse la prestazione è stata anche superiore alle aspettative, perché siamo nuovi della categoria e abbiamo cambiato molto durante l’estate, ma abbiamo dimostrato che ci siamo e ci possiamo stare».

5 set 2015

Il mister da la carica,"Voglio undici leoni"

Carmine Parlato
Fonte: Padova sport
Partenza subito in salita per gli uomini di mister Parlato nella tana di una delle compagini meglio attrezzate del girone: la Reggiana. “Andremo in scena contro una squadra collaudata, ben allenata ed anche rinforzatasi nel corso del mercato estivo” – dichiara il tecnico napoletano al termine dell'odierna rifinitura della Guizza alla quale non hanno preso parte, oltre ai vari lungo degenti, né Ilari né Altinier (ma quest'ultimo è stato ugualmente convocato nella speranza di un recupero in extremis per la panchina). “Noi comunque vogliamo dire la nostra, ho chiesto ai ragazzi di uscire dal campo stremati e soddisfatti della propria prestazione. Sarà importante rimanere in undici. Non voglio espulsioni, perché in questa categoria oggi come oggi non possiamo permetterci di regalare la superiorità numerica all'avversario. Ci vorranno attenzione e concentrazione. Se avrei preferito un avvio più soft? Cambia poco, ciò che conta sarà la nostra prestazione. Che sia soft o meno dovremo essere abili a calarci nella parte e a giocare come undici leoni in uno stadio intero che sarà contro di noi. E sarà bene anche correggere gli errori commessi nelle due partite di Coppa Italia, interpretando la gara in maniera positiva e propositiva, nascondendo magari anche qualche difetto che ancora abbiamo. Se ne ha anche la Reggiana? E' una squadra di grande palleggio con giocatori di ottima dinamicità dal centrocampo in su. Abbiamo comunque cercato di analizzare i punti in cui andare a pungere, ma al di là di questi ragionamenti mi aspetto un esordio all'altezza della situazione. Voglio un Padova tignoso, rognoso e con l'osso in bocca. Chi scende in campo dovrà essere consapevole di quello che fa e di interpretare al meglio il modulo di gioco che abbiamo scelto”.
A tal proposito, provato nella rifinitura odierna unicamente il 4-2-3-1, che domani pomeriggio in Emilia dovrebbe vedere in campo: Petkovic; Dionisi, Diniz, Fabiano, Favalli; Corti, Bucolo; Bearzotti, Cunico, Petrilli; Neto Pereira. Possibile outsider in mediana Giandonato, che però dovrebbe con tutta probabilità partire dalla panchina per poi eventualmente subentrare a partita in corso in base alla piega che prenderanno gli eventi. In bocca al lupo Padova. E bentornato.

31 ago 2015

Calcio Padova, la punta è servita

Sergio Cucchiara
Il Calcio Padova ha raggiunto l'accordo con Sergio Cucchiara che viene prelevato a titolo temporaneo dal Trapani Calcio.

Sergio Cucchiara nasce a Bagheria in provincia di Palermo il 10 aprile 1995. La punta siciliana muove i primi calci a 5 anni nei pulcini del Real Bagheria ed inizia la sua carriera nelle giovanili dell’Atletico Bagheria allenato dal tecnico Girolamo Sparacino, per venire poi acquistato a 17 anni dal Trapani nell’estate del 2012 per militare nella formazione Beretti. Nella stagione 2013/14 passa in prestito al Palermo allenato da mister Giovanni Bosi, siglando 3 reti in 6 partite nel “Torneo di Viareggio” e contribuendo alla qualificazione alla Final Eight dei rosanero. Nella stagione 2014/15 torna a vestire la maglia del Trapani in Serie B, giocando con la Primavera.

CARRIERA
Stagione
Squadra
Serie

2011/12
Atletico Bagheria

Giovanili
2012/13
Trapani
B
Beretti
2013/14
Palermo
A
Primavera
2014/15
Trapani
B
Primavera

La società Calcio Padova ha raggiunto l'accordo con Franco Gorzelewski che viene prelevato a titolo temporaneo dal Club Atlético Huracán.

Franco Gorzelewski nasce il 6 giugno 1996 a Buenos Aires. Il difensore argentino possiede la cittadinanza italiana in quanto, avendo madre italiana, vanta parenti a Maierato, piccolo paese di 3 mila abitanti in provincia di Vibo Valentia oltre a conoscere l’italiano per aver trascorso alcune settimane in prova a Catania la scorsa stagione. Il padre è di origine polacca.
Gorzelewski inizia la sua carriera con la maglia dell’Huracan all’età di 10 anni e percorre tutta la trafila del settore giovanile de “El Globo” fino ad arrivare in panchina con la prima squadra nel campionato di Primera Division.
CARRIERA
Stagione
Squadra
Serie
2005-2015
Huracan
Primera Division

30 ago 2015

Padova fuori dalla coppa Italia di lega pro

Eros Schiavon
Il Pordenone vince all'Euganeo 1 a 0 ma questo non fa male quanto vedere un Padova disordinato, che ha avuto poca fluidità di manovra ma soprattutto che è mancato in tutti i reparti. Vedere una squadra in un modulo che non gli appartiene non è facile da digerire. Il mister si assume le responsabilità di questa sconfitta, perché è così e lo sa. La coppa è stata un banco di prova per sperimentare la compatibilità di alcuni giocatori. Sappiamo tutti che la coppa di lega è un impegno scomodo da far coesistere con il campionato, ancor di più per squadre nuove di zecca come il Padova, che devono trovare affiatamento tra i giocatori. Complimenti al Pordenone non per la vittoria meritata, ma per aver giocato bene per almeno 75 minuti. Era caldo, il campo non in perfette condizioni e si e notato per come saltava la palla nei filtranti, ci sta tutto ma siamo solo al 50 per 100 della condizione fisica e la lucidità in gran parte della squadra è mancata. A bocce ferme ed intendo a calciomercato chiuso si potrà resettare e tutti i giocatori avranno il proprio ruolo in questa squadra così da dar sicurezza (visto la notizia che leggerete più in basso), ma soprattutto che ognuno di loro faccia le cose semplici che sa fare, in questa fase dove la condizione fisica latita e la mente si annebbia con la fatica. Speriamo che il brutto anatroccolo visto oggi si trasformi presto in un cigno bianco ma anche scudato.
Calciomercato: anche se De Poli smentisce qualche cosa bolle in pentola fonte Padova goal
Eros Schiavon colpo last minute del Padova? Le possibilità sono ancora ridotte, tuttavia in queste ore è finalmente cambiato qualcosa d’importante. L’Avellino dopo un’iniziale resistenza, ha aperto alla possibilità di un prestito con rinnovo del contratto al 30 giugno 2017. A queste condizioni (inserendo un diritto di riscatto) l’affare potrebbe anche farsi, anche se la Spal al momento è in leggero vantaggio, mentre l’Avellino ha rifiutato ancora lo scambio proposto dall’Entella con Rinaudo. Ieri sera c’è stato un primo contatto dopo settimane di silenzio fra l’entourage del centrocampista padovano e il direttore sportivo Fabrizio De Poli. Secondo quanto filtra dal capoluogo irpino sembra che per arrivare Schiavon debba innanzitutto uscire un componente dell’attuale rosa biancoscudata. Chi? Al momento il mistero è fitto, ma la situazione andrà seguita con attenzione fino all’ultimo. Domani alle 23 il gong del calciomercato estivo

27 ago 2015

Alban Ramadani firma un contratto annuale con il Padova

La società Calcio Padova informa che, arrivato il transfer, è stato raggiunto l'accordo con Alban Ramadani, che firma un contratto annuale.

Alban Ramadani
Alban Ramadani è nato il 10 Settembre 1994 a Ginevra. E' un centrocampista svizzero, ma di origine kosovara.
La sua carriera inizia con la maglia del Servette Football Club Genève 1890 dove nella stagione 2009/10 entra nella formazione Under 16. Con "les Grenates" Ramadani disputa un campionato con la formazione Under 17, Under 18 e due campionati con l'Under 21. Nel frattempo, la prima squadra del Servette, nonostante i 17 campionati svizzeri, le 7 Coppe di Svizzera e le 3 Coppe di Lega in bacheca, termina il campionato 2012-13 con la retrocessione in Serie B, e non ottiene nel 2014 la licenza per partecipare alla Challenge League, ripartendo dalla Promotion League (Serie C). Ramadani passa quindi nel 2014-15 al Stade Nyonnais, compagine di Serie C svizzera. Con "Les Canaris" scende in campo in 26 occasioni, mettendo a segno due reti. Nell'estate 2015 esegue un periodo di prova con il Calcio Padova che lo porta a firmare con i biancoscudati.
CARRIERA
Stagione
Squadra
Serie
Presenze
Gol
2009/10 Servette Under 16    
2010/11 Servette Under 17    
2011/12 Servette Under 18    
2012/13 Servette Under 21    
2013/14
Servette
Under 21


2014/15
Stade Nyonnais
C
26
2

25 ago 2015

Padova aspetta una punta centrale come il pane

Alfredo Donnarumma
Squadra al completo? No, si attende l'esito della artoscopia al ginocchio a Savio Amirante e se il responso sarà che il giocatore deve essere operato avremo bisogno come il pane di una punta centrale. In Sparacello non credo molto come sostituto momentaneo, piuttosto in un affermato Donnarumma che potrebbe blindare un attacco già forte. Sono sicuro e credo che con l'arrivo di Corti a centrocampo si sia chiuso la porta ad un possibile passaggio di Schiavon in last minute, anche perché con Bucolo,Giandonato,Corti,Mazzocco e Ramadani si intaserebbe un reparto già completo e due giovani Mazzocco e Ramadani  hanno bisogno di giocare per crescere ulteriormente. Un'altra considerazione potrebbe essere che non venga tesserato Ramadani per far posto a Schiavon, ma sarebbe uno sgomitare fra Bucolo Corti e Schiavon, considerato che Giandonato è una scommessa della società che ha investito sul giocatore con un contratto biennale, quindi si deve considerare un titolare quasi inamovibile, fermo restando che mantenga le aspettative del mister. Concludo dicendo che fra poche ore verra sferrato l'affondo a Donnarumma sia che Amirante venga operato oppure no. Se non ci sarà possibilità di manovra per troppa concorrenza da parte di altre società che faranno lievitare l'ingaggio allora si devierà in una seconda scelta, che sarà comunque una prima punta.

21 ago 2015

Daniele Corti un mastino di centrocampo

Daniele Corti
Il Calcio Padova informa che, in data odierna, la Società ha formalizzato l'ingaggio del giocatore Daniele Corti per la stagione 2015/2016.

Daniele Corti è nato a Cantù, in provincia di Como, il 16 Maggio 1980 ed è un centrocampista.
Inizia la carriera in Serie D nel 1996 con la maglia del Meda, dove diventa un punto fisso della compagine brianzola. Con i bianconeri arriva a disputare 103 presenze condite con 4 reti conquistando la promozione in C2 nella stagione 1998-99. Nel 2002 viene acquistato dalla Pro Patria in C1 e vi rimane per due stagioni collezionando 44 presenze e 2 reti. Nel 2004 nuova esperienza in terra lombarda, passa al Carpenedolo in C2 e vi rimane fino al 2006 con 59 presenze e 2 reti. Nel 2006 passa al Lecco e con i blu celesti scende in campo in 85 volte mettendo a segno 3 reti. Nel 2009 arriva la chiamata del Varese in Lega Pro: gioca da titolare e conquista la promozione in Serie B vincendo i playoff siglando una rete nelle fasi finali. Nella prima stagione in B scende in campo in 38 occasioni e disputa i playoff per la Serie A, il Varese verrà eliminato dal Padova. Con i biancorossi scende in campo 36 volte nel  2011-12, 30 volte nel 2012-13, 35 nella stagione 2013-14 (con una rete), e 28 volte nella stagione 2014-15, con due reti all’attivo e piazzandosi al 5° posto nella Top 15 dei centrocampisti di Serie B secondo una classifica stilata dalla Lega Serie B, nonostante la retrocessione del Varese. Al termine della stagione rimane svincolato in seguito al fallimento della compagine varesina.
CARRIERA
Stagione
Squadra
Serie
Presenze
Gol
1996/97
Meda
D
1

1997/98
Meda
D
9

1998/99
Meda
D
30

1999/2000
Meda
C2
25
1
2000/01
Meda
C2
28
1
2001/02
Meda
C2
30
2
2002/03
Pro Patria
C1
14
1
2003/04
Pro Patria
C1
28
1
2004/05
Carpenedolo
C2
29
1
2005/06
Carpenedolo
C2
29
1
2006/07
Lecco
C2
29

2007/08
Lecco
C1
30

2008/09
Lecco
C1
26
2
2009/10
Varese
C1
20

2010/11
Varese
B
38

2011/12
Varese
B
32

2012/13
Varese
B
30

2013/14
Varese
B
33
1
2014/15
Varese
B
28
2